giovedì 10 luglio 2008

Incongruenze romane

Io odio il traffico e le distanze di Roma, ma ieri, ho provato un'emozione pazzesca camminando al tramonto per le stradine di Trastevere, quelle che non ti aspetti, un dedalo di viuzze piene di fiori, piante rampicanti e gente che aspetta l'ora di cena davati all'uscio di casa (non ci potevo credere, ma giuro che è vero!)... e poi scendere sulla riva del fiume mentre il cielo si fa viola...
Non mi capitava da un po' di prendermi un del tempo per passeggiare qui a Roma, così, senza una meta... lo facevo all'inizio, subito dopo essermi trasferita: tentavo disperatamente di stabilire un contatto con questa città, con i suoi tempi e le sue dimensioni. Non ho mai raggiunto la sintonia che speravo di trovare... sempre troppo alterni i battiti del mio cuore e del suo, distanti, altalenanti... ma ci sto riprovando, voglio affidare il mio cuore e la mia vita a questa frettolosa e lentissima città...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

già... Roma qualche volta riesce anche a sorprendere in senso positivo, ma è raro.

In bocca al lupo per questa nuova fase e un consiglio... accetta le nuove esperienze per quello che sono e non ostinarti a farle essere qualcosa di diverso

Giorgio

Viola ha detto...

... Ci proverò, ma anche leggendo le rune non riesco a capire a cosa ti riferisca... o era un consiglio "a prescindere"?