lunedì 21 luglio 2008

Certe notti


Io non ho più 17 anni e lui ne ha quasi 50 ... questo è chiaro, ma signori miei... che roba!
Venerdì 18 luglio all'Olimpico dopo 11 anni c'eravamo di nuovo io e il Liga a rinsaldare quel vecchio patto in cui lo trascinai da adolescente, di starmi accanto con le sue canzoni, di custodire un pezzetto della ragazzina che ero e della donna che sarei stata, di cantare le mie emozioni e di trovare le parole che io non sarei mai riuscita a trovare.
Non è venuto meno a quel patto... e a 48 anni suonati, signori miei, il Liga mi ha fatto emozionare come nel 1997, ai tempi di "Su e giù da un palco".
Quell'estate mandai a memoria tutte le canzoni dei suoi 5 album... ad oggi praticamente continuo a sapere solo quelle... io sono cresciuta e lui ha dovuto cantare gli happy hours degli adolescenti e dei telefonini, ma vi giuro che l'emozione in alcune parti del concerto era la stessa dei miei 17 anni, o forse qualcosa in più... forse, anzi, solo diverse.
Canzoni che non avevo più ascoltato sono risalite a galla dentro di me e hanno assunto significati nuovi il tutto in una serata annaffiata di birra in mezzo a 60.000 persone.

E' stato come stare alla finestra e rivedere quella ragazzina che dopo la sua prima legnata amorosa cantava a squarcia gola "ho messo via un bel po' di cose, ma non mi spiego mai perchè io non riesca a metter via teeeee"... e l'emozione enorme è stata tutta nel trovarmi a cantare le stesse cose, 10 anni dopo, sapendo che nel frattempo ho messo da parte quello e anche un altro paio di amori e che io ci sono ancora e che continuo a vivere e a tenere botta, e finalmente ho smesso di voler essere quello che non sono, non mi sento più una piccola stella senza cielo, e ho capito quanto conti che "se è un purgatorio è nostro per lo meno".
E alla fine della serata, ma anche adesso, fatte tutte queste considerazioni ho nella testa una delle nuove canzoni del Liga:

"A parte che gli anni passano
per non ripassare più
e il cielo promette di tutto
ma resta nascosto lì dietro il suo blu
ed anche le donne passano
qualcuna anche per di qua
qualcuna ci ha messo un minuto
qualcuna è partita ma non se ne va.
Niente paura, niente paura,
Niente paura, ci pensa la vita mi han detto così...
Niente paura, niente paura niente paura,
si vede la luna perfino da qui.
A parte che ho ancora il vomito
per quello che riescono a dire,
non so se son peggio le balle
oppure le facce che riescono a fare.
A parte che i sogni passano
se uno li fa passare alcuni li hai sempre difesi
altri hai dovuto vederli finire".

Si... niente paura... veramente niente paura... non può succedermi nulla e ogni dolore mi ha reso più forte e ogni delusione mi spinto un po' più in là... e allora va bene così, signori miei... anche questo piccolo mal di pancia che ogni tanto sento... va bene... passerà...

Un'ultima cosa: Capitan fede... lui non sembra affatto invecchiato... adesso però saprei cosa fargli!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

io mi fermai a buon compleanno elvis e mai andai ad un suo concerto. ma devo dire che niente paura è una delle sue canzoni più belle

Viola ha detto...

sì... niente paura... ultimamente me lo ripeto spesso... al prossimo concerto se vuoi ti porto con me... fra 10 anni!

Anonimo ha detto...

il liga versione ospizio me lo vorrei risparmiare. grazie per l'invito comunque!

Viola ha detto...

Se tanto mi dà tanto, fra 10 anni non sarà ancora da buttare... ma fai tu! :)