venerdì 9 aprile 2010

il primo anniversario

ok... Avrei dovuto farlo già da qualche giorno, ma è dura fermarmi per raccontare tutto quello che è successo nell'ultima settimana. Già da venerdì 2 aprile, L'Aquila è stata invasa da redazioni e camione, telecamere e poltrone rosse. All'inizio tutto bello, bellisssimo... poi i giorni passano e tutto il bello del primo giorno comincia a stancare. Danno fastidio i turisti che fotografano le macerie, le crepe dei palazzi, le tue crepe... cercano gli aquilani credendo di trovare gente in condizioni di miseria e si trovano di fronte gente caparbia, ben vestita, vitale, che dal 6 aprile si è messa a scrivere, a fotografare, a comporre, a riprendere immagini, a sciluppare idee, incontri, progetti, scolpire, cantare, fare torroni, fare casette, fare mutui per ripartire... fare...fare... fare ognuno "all'arte sè"!
Fra una cosa e l'altra soo arrivati così il 5 e il 6 aprile, il temuto primo anniversario... Sorvolo sul vergognoso consiglio comunale... quello in cui, centinaia di cittadini sotto un tendone sono stati invitati ad uscire per "motivi di sicurezza". SICUREZZA??? E COS'ERA LA SICUREZZA QUANDO UN ANNO PRIMA, IN QUELLO STESSO GIORNO, ALLA STESSA ORA, ERANO IN SERVIZIO SOLO 15 VIGILI DEL FUOCO??? I TERREMOTI NON SI POSSONO PREVEDERE, NON POTEVATE DARE L'ALLARME ED EVAQUARE LA CITTà, MA SE DI VIGILI CE NE FOSSERO STATI ALMENO 1500 FORSE I MORTI NON SAREBBERO STATI 308, MA 38!!!
Sul resto del consiglio preferisco tacere, ho taciuto anche quella sera lì... ero davvero troppo incazzata dopo questa storia della sicurezza per interessarmi minimamente alle parole di berlusconi che non ha avuto il coraggio di venire a rendee omaggio alle vittime, proprio lui che "all'Aquila ha dato il cuore"...
Sorvolo anche sulla fiaccolata... troppa solitudine per quelle strade piene di gente e candele, piene di dolore... e poi quei rintocchi, 308, uno per ogni morto, i nostri morti... sono durati tantissimo... non finivano più, come la paura e il dolore nella quale ancora viviamo...
E poi, ultimo atto del teatrino, la puntata di Porta a Porta di Vespa... Ho creduto e credo che la città riparta da chi la ama... credo nelle carriole, e se non saranno più carriol e diventeranno altro andrà benissimo, perchè credo nella forza dello stare insieme, dell'unione, della collaborazione... domenica le carriole tornano... spero che portino via un po' dell'amarezza che questa settimana mi ha fatto cadere sul cuore

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