venerdì 18 aprile 2008

La vita secondo Giovanni

'Giorno 'giornino a tutti.
Oggi il mondo è bello e colorato e mi sento grata al cielo come MrFlanders... e mi scappa il post!
Ieri è capitata nella mia vita una di quelle casualità che la rendono bellissima ed emozionante!

Premessa: nella mia "piccola città" ieri sera ha suonato Giovanni Allevi. Biglietti esauriti da mesi, e io senza. Svariate telefonate ad amici importanti" per recuperare un invito e niente!

Azione: Alle 20 e 30 circa ero sull'autobus, ormai in dirittura d'arrivo. Ricevo una telefonata da Stefy e Tatina, hanno un biglietto in più per il concerto! Scendere al volo alla prima fermata, salire in macchina e ritrovarmi seduta al mio posto in sala è stato tutt'uno!

Poi questo quarantenne che sembra un ragazzino (assolutamente rispondente alle caratteristiche richieste dalla poetica del "zarzalo") sale sul palco facendo l'aeroplanino come Montella dopo un gol e comincia a suonare e a raccontare come sono nate le sue composizioni.

Parla di ansia, attacchi di panico, nostalgia, serenità, forza, la Cina, New York e pian piano scivola in una deriva filosofica assolutamente piacevole e spiega di come "la separazione fra l'infinito e l'esistenza è il momento in cui il cuore batte per la prima volta, e questo momento ha qualcosa di divino, è l'orologio degli Dei".

A parte questa perla che volevo condividere, c'è una cosa drammaticamente meno filosofica e sperimentabile da tutti noi di cui Allevi ha parlato; una sensazione che io sto vivendo in questo periodo e che spero di poter vivere ancora dopo tutti i momenti scuri che mi aspettano.

Dice Allevi:"Vivevo con con le mie paure e le mie fragilità, poi, un giorno ho scoperto che questa fragilità era la mia forza, e questa scoperta mi ha fatto tornare a vivere".

Il brano che ha seguito l'affermazione si chiama Back to Life. Attacco dolce, pianissimo, movimenti circolari che poi aprono con forza, un battito d'ali, e poi si ribatte sulle stesse note fino al finale alto, morbido, suadente e vivo.

Come il volo di Icaro lontano dal sole


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