Il ritorno della pendolare

Cari Voi... la pendolare è tornata... ho appena firmato un nuovo contratto... il gioco delle tre carte questa volta è riuscito... per tutto il 2008, per quello che ne resta almeno, la pendolare pendolerà!
Oggi è una giornata così... di quelle che a volte capitano, grazie al cielo... e dovevo aspettarmelo già dal sole di questa mattina e dalla voglia di cantare che avevo!

Emozioni che si accumulano, le une sulle altre e rendono questa giornata preziosa, ricordi che sanno del cielo grigio e acceso di Dublino... e quelle labbra che tante volte hanno sfiorato e mangiato le mie, che mi promettevano futuro e vita e che poi hanno preso il sapore della tristezza, serrate come sono state dietro un muro di sale... e ora vederle di nuovo, ma solo nel riordo, camminando nel profumo di tigli che questa città mi regala da quei giorni di insostenibile leggerezza dell'essere.
E sapere che sono viva e sentire il calore di corpi e visi e altre labbra che non cancellano le prime, ma bagnano le mie e le fanno ridere.
E arriva la voce di un amico dal paese delle torri non finite e dalla storia interrotta. L'altra mia Dublino, Barcellona, scoperta con mio nonnno da bambina e riconsquistata da adolescente datata e sempre capace di darmi libertà e di nuovo, leggerezza.
Vorrei piangere... e non sono triste... non ho più paura di vivere, cullata da questa vita che, comunque vada sto vivendo, così... me ne vado fra i tigli felice di essere con me, di aver scelto me e la mia Viola... il mio sogno di vita che è tornato a fiorire.