mercoledì 30 aprile 2008

Muss Es Sein? Es muss sein

Ieri ho ripreso in mano L'Insostenibile leggerezza dell'essere con l'intenzione di ri-leggerlo. Adoro quel libro e non so perchè... solo una cosa: lo tenevo in mano e mi è tornato in mente il momento preciso in cui ho cominciato a leggerlo, tre anni fa, appena arrivata a Roma... e, come la madelaine nel thè di Proust, mi ha fatto non solo rivedere, ma anche rivivere sensorialmente, la sera in cui ho letto le pagine dedicate al motivo dell' Es muss sein... seduta sulla poltroncina sgangherata dell'ingresso di casa, in via Cremona19, due passi da Piazza Bologna.

Quell'Es muss sein è diventato un modus vivendi, continua ad esserlo, ma con molta leggerezza in più... una leggerezza liberatoria, sorridente impreziosita da momenti di nostalgica pesantezza.
Mi piace pensare a questa sostenibile pesantezza come al segno che dimostra che quel che doveva essere è stato.

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